Cosa ti ha portato a diventare ingegnere nel settore automobilistico?
Le macchine mi sono sempre piaciute, sin da quando ero piccola. Più crescevo io, più cresceva il mio interesse per il settore automobilistico in generale. Amo guidare. Per questo la decisione di studiare ingegneria è stata naturale. Lo pneumatico è l’elemento portante del veicolo. Collega il veicolo alla strada. Ha un ruolo centrale nel determinare il movimento e la sicurezza di un veicolo ed è questo che mi ha portato a specializzarmi sugli pneumatici.
Sarebbe corretto definirti una fanatica dei motori? Hai la passione per tutta la tecnologia in generale?
Sono assolutamente un’amante dei motori, il che rappresenta un vantaggio e aumenta immensamente il mio divertimento nella mia vita professionale di tutti i giorni. Per alcuni test, ad esempio, sono presente al Nürburgring o in altri circuiti di prova. Vedere in azione i prodotti che ho sviluppato e testare le prestazioni dello pneumatico in condizioni reali è semplicemente meraviglioso.
Come hai iniziato a lavorare per Hankook?
Ho valutato a lungo con quale azienda sarebbe stato meglio iniziare la mia carriera. Dopotutto, è il tuo primo lavoro a stabilire il tuo successivo percorso lavorativo. Ho subito capito che volevo far parte di un team di sviluppo, perché ricevere un feedback rapido e un’ampia dose di scadenze ravvicinate sono quello che fa per me. Essendo un’azienda con un grande reparto di ricerca e sviluppo nell’ambito della mia area di specializzazione (sviluppare pneumatici di primo equipaggiamento), Hankook è la destinazione perfetta per me, per i miei interessi e per i miei punti di forza.
Crede che le donne a volte abbiano un approccio diverso nello sviluppo di pneumatici rispetto ai loro colleghi maschi e che debbano affrontare sfide diverse?
In alcuni gruppi e settori professionali, le donne devono dimostrare di più le loro competenze. Personalmente, non ho avuto questa esperienza. Credo che le mie qualità personali e il modo in cui lavoro e risolvo i problemi siano fondamentali. Il sesso non viene tenuto in considerazione. Presto attenzione ai più piccoli dettagli e sono molto ambiziosa. Penso che molti tra quelli che lavorano in R&S siano molto concentrati e che l’ambiente complessivo di Hankook Technodome sia molto moderno.1 Questo aspetto per me è molto importante e mi consente di concentrarmi appieno sul mio lavoro. La diversità e l’uguaglianza sono principi scontati tra il personale.
Sei una fan della Porsche? Sei mai riuscita a guidarne una?
Il marchio Porsche ovviamente ha un’immagine molto speciale e rappresenta una tipologia di auto sportive molto specifica. Se hai la passione delle auto, probabilmente sei anche un fan della Porsche. Per questo ero contentissima di poter guidare il progetto Porsche. Ad oggi ho guidato solamente la Cayenne e la Panamera. Hai per caso la chiave di una Porsche 911 con te? La accetto volentieri.
Se confronti lo pneumatico della Porsche con l’impostazione standard del Ventus S1 evo Z, quali sono i principali adattamenti apportati?
Il battistrada è stato sviluppato appositamente per i veicoli ad alte prestazioni. Per la Porsche Panamera, abbiamo prestato particolare attenzione alla manovrabilità e alle prestazioni sull’asciutto e sul bagnato. Lo abbiamo fatto per assicurarci che il nostro pneumatico supportasse in modo ottimale le caratteristiche dinamiche e sportive del veicolo. Per il mercato dei ricambi, lo pneumatico deve coprire un’intera gamma di modelli di auto. Per farlo, Hankook dispone del proprio team di sviluppo che stabilisce le migliori intersezioni tra le varie proprietà di rilievo, in modo tale che lo pneumatico offra risultati ottimali su più veicoli
Per quanto tempo hai lavorato su questo progetto e che sfide specifiche hai dovuto affrontare?
Solitamente servono da uno a tre anni per sviluppare uno pneumatico di primo equipaggiamento. Le specifiche vengono redatte con il produttore del veicolo. In questa fase si definiscono i requisiti che lo pneumatico deve soddisfare. Idealmente, vorremmo andare oltre gli obiettivi. Per farlo, un buon coordinamento con gli altri team coinvolti delle aree materiali, ricerca e produzione è di fondamentale importanza. È proprio qui che entrano in gioco le mie competenze di responsabile del progetto.
Dopo avere chiarito i principali dati con il partner di primo equipaggiamento, ha inizio il nostro lavoro. Incontriamo continuamente nuove sfide durante il processo. Con lo pneumatico della Porsche Panamera, ad esempio, abbiamo dovuto sperimentare per un periodo più lungo del solito, finché non abbiamo trovato la soluzione perfetta per lo pneumatico più silenzioso possibile.
Quali strumenti avete usato durante lo sviluppo e in quali siete direttamente coinvolti?
Per questo progetto, abbiamo usato molte delle più nuove tecnologie e strumenti di sviluppo. In particolare, ci hanno aiutato a semplificare il processo di selezione dei materiali e hanno reso più efficiente l’intero processo. Ad esempio, il CATIA (“Computer-Aided Three-Dimensional Interactive Application”) per la modellazione e le simulazioni, che può essere usato anche per creare modelli tridimensionali. O il VDAP (Vehicle Dynamics Analysis Program), che prevede le prestazioni dello pneumatico sul veicolo. Sono successe molte cose negli ultimi anni. Il mio lavoro è anche quello di diventare sempre più digitale, il che mi dà molto entusiasmo.
Lavori direttamente con i collaudatori Hankook per migliorare lo pneumatico? Per la Porsche hai dovuto prendere in considerazione dei requisiti speciali?
Lavoro in stretta collaborazione non solo con i collaudatori soggettivi di Hankook, ma anche con i piloti oggettivi.2 Abbiamo un costante scambio di opinioni e siamo in contatto attraverso varie piattaforme. A volte usiamo Microsoft Teams, m spesso inviamo le e-mail oppure parliamo al telefono. Tuttavia, quello che preferisco è riuscire a incontrare nuovamente i miei colleghi sul circuito o in ufficio. Ovviamente, rimaniamo in stretto contatto con i nostri partner di primo equipaggiamento. L’eccellente cooperazione tra le persone coinvolte ha contribuito molto a questo progetto in particolare. Tutto è andato come da programma e siamo riusciti a mandare lo pneumatico alla produzione in serie.
C’è qualcos’altro che desideri aggiungere?
Sono molto lieta di avere l’opportunità di poter presentare qui la mia professione di sviluppatrice di pneumatici e incoraggiare in particolare le donne a non farsi scoraggiare dall’entrare in settori che forse vengono percepiti come tradizionalmente maschili. Fondamentalmente, le competenze e la passione sono la chiave per il successo. Sapere che il mio lavoro favorisce il piacere di guida delle persone e che lo pneumatico, che ho sviluppato con i miei colleghi, viene montato a migliaia sulla catena di montaggio Porsche dà una bellissima sensazione. È questo che mi motiva ogni singolo giorno. È valsa veramente la pena conseguire la mia impegnativa formazione e sono molto felice del mio lavoro.
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1: Il Technodome, progettato da Foster + Partners, uno studio di architettura fondato da Sir Norman Foster, è il centro del reparto di ricerca e sviluppo di Hankook. Situato a Daejeon, Corea del Sud, è il frutto di un investimento totale pari a 266,6 miliardi di KRW (circa 230 milioni di USD), ed è un centro di ricerca ad alta tecnologia ottimizzato da un punto di vista ecologico e dotato di tutte le più moderne attrezzature.
2: I collaudatori soggettivi e oggettivi controllano le prestazioni dello pneumatico sul terreno di prova. I test oggettivi vengono svolti con l’ausilio della tecnologia di misurazione. Registrano ogni parametro misurabile, come i tempi di giro e la distanza di frenata. I risultati del test soggettivo si basano sull'esperienza e sulla sensazione dello pneumatico che il collaudatore ha acquisito in anni di formazione. I test sugli pneumatici forniscono un feedback indispensabile per gli sviluppatori e aiutano a far sì che il prodotto finito abbia anche su strada le prestazioni desiderate.